Pensare

"Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone la pensano così? Una delle mie tesi filosofiche preferite è che la gente sarà d'accordo con te solo se è già d'accordo con te: non riesci a cambiare la mente degli altri. Se vuoi diventare pigro e stupido vai al college o all'università, ma, se vuoi farti una cultura, vai in biblioteca: l'informazione non è conoscenza, la conoscenza non è saggezza, la saggezza non è verità, la verità non è bellezza, la bellezza non è amore, l'amore non è musica. La musica è il meglio. E se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato qualche tizio in tv che ti diceva come risolvere gli affari tuoi, allora te lo meriti.
E ricordatevi che c'è una grande differenza tra inginocchiarsi e mettersi a pecora." (Frank Zappa)

giovedì 8 marzo 2007

L'oppio misurato a metri quadri

"Ho visto che la sinistra dell’Unione nell’ordine del giorno che sarà approvato ha incluso anche la proposta che avevo fatto da mesi, di controllare il raccolto del papavero da oppio, per sequestrarlo e venderlo a buon prezzo alle industrie farmaceutiche per gli usi medicinali leciti, garantendo ai contadini un buon guadagno, e mettendoli poi in contatto con esperti di agricoltura e ong del commercio equo e solidale per avviare anche la sostituzione delle colture, insomma per aiutare i contadini afgani a sottrarsi al dominio dei signori della guerra e della droga."
Questo brano è tratto da una lunga lettera della Sen. Lida Menapace del Partito della Rifondazione Comunista.

Per fortuna sulla questione "dollars for opium" è disponibile su internet un report dell'ONU, pubblicato da UNjobs del 09 Apr 2002 e che traduco in breve:
"La scorsa settimana il Governo Afgano ha offerto ai contadini 250 dollari per ogni jerib coltivato ad oppio il cui raccolto venga distrutto. Uno jerib corrisponde a 2000 metri quadri (meno di un terzo di campo di calcio) e l'Afganistan si avvia, dopo raccolti eccezionali, ad essere il principale produttore di eroina, che prende la via dall'Europa e degli Stati uniti. Il Governo di Kabul ha più volte dichiarato questo commercio illegale, ma è la prima volta che mette in atto questa politica.
Forze afgane in Peshawar hanno affermato che i contadini, che coltivano oppio, non sono soddisfatti dal pagamento di 250 dollari per jerib coltivato: chiedono fino a 1000 dollari come compensazione per distruggere i loro raccolti di oppio."
Dunque, secondo le pretese dei contadini afgani e/o le proposte della "sinistra dell'Unione", dovremmo pagare una tangente dai 200mila ai 500mila euro l'anno per ogni chilometro quadrato coltivato ad oppio.
Avete letto bene.

Naturalmente i kmq coltivati ad oppio, in Afganistan, sono migliaia e di solito le narcomafie, per non sbagliare, l'oppio lo misurano in chili e non in metri quadrati.

30 anni a Kabul

La zona della diga di Kajaki, in Afganistan, se non fosse continuamente attaccata dai talebani, fornirebbe elettricità per l’intera provincia e l'acqua servirebbe per irrigare campi anche molto lontani, addirittura in Iran. Inoltre i Talebani impediscono l'accesso dei soccorsi in alcue zone alluvionate e i raid (Talebani e NATO) inevitabilmente coinvolgono anche la popolazione civile, che in certe zone preferisce i soldi delle narcomafie agli aiuti umanitari.

«L’Operazione Achille porterà nelle case e nei campi delle comunità locali, oltre che l’elettricità, l’acqua e rimetterà in funzione i canali di irrigazione». gen. Ton van Loon
«L’entità dello scontro dipenderà dal livello di riorganizzazione delle forze talebane. Sembra che si tratti di forze fresche con armi migliori e quindi più pericolose. Credo che non sia ancora l’offensiva vera e propria che punterà a tagliare le linee talebane con il Pakistan».». gen. Mario Arpino
Dunque si tratta di liberare e proteggere una centrale elettrica e le infrastrutture collegate contro guerriglieri pashtun Talebani, provenienti dal Pakistan, per garantire alla popolazione afgana l'accesso all'acqua ed all'energia.

«So di nazioni che hanno inviato elicotteri che potrebbero benissimo starsene parcheggiati nei principali aeroporti europei, visto il valore del contributo che danno in alcune regioni afghane» sottosegretario agli Esteri Kim Howells.
«In aree come i Balcani, relativamente tranquille, siamo presenti da un decennio. Abbiamo alcuni contingente dell’Onu in Medio Oriente da trent’anni, quindi bisogna essere preparati a restare in Afghanistan per molto tempo». gen. Carlo Cabigiosu
Dunque il quesito corretto è "quali paesi intendono garantire una presenza militare in Afganistan per i prossimi 30 anni, come nel caso dei francesi in Libano?"

Resterebbe da capire anche da che parte stiamo noi, gli italiani.
Quella del popolo afgano, che vive senz'acqua e luce, o dei suoi aguzzini, i pashtun Talebani?

... l'ONU s'è già schierata, tempo addietro, inviando le truppe NATO.

mercoledì 7 marzo 2007

Vota Antonio a Kabul

Mesi fa la Missione Afgana fu mantenuta con il voto determinante dell'opposizione. Venne detto che, se fosse accaduto ancora, il Governo doveva presentare le dimissioni.
Un paio di settimane fa il Ministro degli Esteri va sotto al Senato proprio mentre cercava di convincere i suoi colleghi sull'argomento. Prodi presentò le sue dimissioni e, dinanzi a ritrovata unità della maggioranza, venne detto che, se fosse accaduto ancora, il Governo doveva andare alle elezioni.
In queste ore si vota di nuovo per la Missione Afgana. ... forse andremo alle elezioni.

Quelle che rimbalzano sono soprattutto polemiche su polemiche e poco nei fatti. Un "poco" che preoccupa: fondi dimezzati all'intelligence e proposte di ritiro più o meno immediato. Altri fatti parlano di una nuova fase internazionale, con una decina di rapimenti eccellenti in Etiopia e Afganistan, una mina anticarro "innovativa" in dotazione ai terroristi e la preannunciata offensiva di primavera dei terroristi. Con i nostri soldati e i nostri reporter esposti, debolezza interna e scarsa percezione della realtà estera sono l'ultima cosa che dovremmo consentirci.

Un paradosso
è che, se avessimo mantenuto gli impegni del governo precedente, oggi avremmo lì due pattuglie di caccia e qualche carro: meno fanteria esposta e maggiore "peso" verso il comando americano ... l'altro paradosso è l'ipotesi di tenerci buoni i Talebani acquistando oppio da loro, immaginando che tutta questa eroina possa essere sottrata facilmente e senza ripercussioni al mercato delle narcomafie, destinandola al rogo o alla distribuzione controllata nelle "stanze del buco".
Intanto la TAV in Val di Susa è ferma, il Ponte sullo Stretto cassato, il rigassificatore di Brindisi pure, di infrastrutture al Sud non se ne parla e neanche al Nord, Bertolaso ha dimissionato Bassolino e P.Scanio, gli insegnanti promettono sciopero mentre gli studenti vanno sempre più giù.

Idee per il futuro? Vota Antonio.